Dalla volontà di sparigliare le carte e dal bisogno avvertito di fornire un punto di vista differente - irrituale rispetto alle liturgie del giornalismo locale –, è nata l’idea di fondare “L’Ora di Brindisi”, un giornale online che avrà come direttore responsabile il sottoscritto e che si avvarrà esclusivamente della collaborazione di giovani. La denominazione del giornale e il suo logo, rappresentato da una sveglia le cui lancette sono costituite dai seni del porto di Brindisi, sgorgano dall’esigenza del sottoscritto di contribuire umilmente a sollecitare il pensiero critico del lettore e solleticarne il senso di appartenenza a una comunità talvolta apatica o remissiva verso gli accadimenti che ne permeano il quotidiano. Ecco quindi che “L’Ora di Brindisi” funge come una sorta di richiamo alle armi per tutti i brindisini e i giovani che credono ancora nella possibilità che questa comunità possa rifiorire, e con essa, di riverbero, la città che tanto amiamo. La nostra sfida, allora, sarà quella di garantirvi un’informazione senza compromesso. Devo essere franco: non sarà semplice, perché le pressioni, come ho imparato sulla mia pelle in questi anni, sono molteplici e disparate, così come tanti sono i tentativi di inquinare la sorgente sacra dell’informazione libera facendo leva sull’istinto di sopravvivenza con il quale ogni editore, ogni direttore deve giornalmente combattere per provare a sbarcare il lunario. Per tali ragioni, pur assicurando il massimo dell’onestà intellettuale, vi chiediamo di contribuire, ognuno secondo le proprie possibilità, alla realizzazione di questo progetto, perché più saranno solide le fondamenta di questa nuova casa, più saranno trasparenti le sue mura e indipendenti i collaboratori che vi lavoreranno all’interno. L’Ora di Brindisi sta arrivando: iniziate a riposizionare le lancette verso il futuro.